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unpop

intervista

UNPOP è una pagina nata qualche anno fa da Cinzia e Andrea, due giovani studenti dell’Università di Bologna, che si impegnano ogni giorno nel portare contenuti che vadano ad arricchire sempre di più il loro grande progetto.

Noi di Radio CAP abbiamo intervistato Cinzia. 

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Ciao, siamo di Radio CAP e di recente ci siamo imbattuti in UNPOP: una pagina Instagram che tratta di tematiche importanti dalla parità di genere a ciò che avviene nel mondo oggi, da consigli come se fosse la/il nostra/o migliore amica/o a frasi motivazionali. Vorresti spiegarci tu cos’è il magico mondo di Unpop?

Ciao amici di Radio CAP!

L’idea dietro la creazione di UNPOP è quella di cambiare, per quanto possibile e nel nostro piccolo, l’utilizzo che spesso viene fatto di internet e dei social in particolare: molte volte infatti vediamo che queste piattaforme diventano luoghi di scontro, odio ed esclusione. UNPOP al contrario vuole essere un safe space, che racconti la diversità con lo scopo di creare inclusione, permettendo a chiunque di esprimere il proprio modo di essere.

Quali sono i tre aggettivi che ti vengono in mente quando pensi a Unpop?

Aperto, incondizionato, libero.

Qual è l’obiettivo di UNPOP, il suo posto nel mondo?

Vorremmo che l’obiettivo di UNPOP fosse la somma degli obiettivi delle persone che ci seguono, vale a dire come accennavo prima riuscire a raccontare la diversità creando delle connessioni culturali ed emotive: perché capire le altre persone, comprenderne le motivazioni e soprattutto le sofferenze che eventuali discriminazioni possono causare in loro, è realmente il primo ma fondamentale passo per una società diversa e più inclusiva.

Quanto è difficile oggi essere una o un attivista? (Se ti definisci attivista)

Non saprei se definirmi attivista: io e con me tutte le altre persone che partecipano al progetto UNPOP siamo impegnate a vario titolo in ambiti diversi e certamente alcune tra loro sono attiviste in tutti i sensi. UNPOP però è più un megafono, uno strumento attraverso il quale dare voce a chi si spende ogni giorno sul campo per cause a cui tiene.

Chi c’è dietro UNPOP?

L’idea originale dietro UNPOP è nata da me durante il periodo di lockdown: mi sono resa conto di quanto quella situazione potesse essere difficile per moltissime persone, soprattutto dal punto di vista della salute mentale che è un tema a cui tengo tantissimo, per questo ho deciso di partire dalle mie esperienze personali e dal racconto delle difficoltà che le persone vivono per provare ad aiutare chi stava vivendo momenti più bui. Per fortuna ho trovato fin da subito molte persone desiderose di partecipare, a vario titolo e con vari ruoli, che hanno accompagnato il cammino di UNPOP per periodi più o meno lunghi: da chi ha prestato la sua esperienza per la realizzazione anche di un solo contenuto, a chi invece collabora con me stabilmente e forma il “team” di UNPOP, tutto questo non sarebbe stato possibile senza il loro aiuto.

Cos’è più importante per UNPOP?

Il contatto con le persone che ci seguono per noi è fondamentale. Sentire la loro vicinanza, ricevere i loro suggerimenti e i feedback con cui ci permettono di confrontarci con loro è il motore che ci permette di continuare un lavoro che è molto impegnativo, soprattutto dal punto di vista della conciliazione con le nostre carriere di studenti e lavoratori.

Grazie mille per la disponibilità e per il lavoro che fa UNPOP.

Grazie a voi e agli amici di Radio CAP!

12 febbraio 2022 
di Angela Picarelli
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