scientology:
ai confini della religione
ANALISI DEL TEMA CONTROVERSO DELLA
QUALIFICAZIONE DI UNA CONFESSIONE RELIGIOSA
Foto di Pietro Generali
1 – Scientology: un movimento controverso
Il tema della libertà religiosa e della definizione di cosa sia religione, con tutte le conseguenze sociali, giuridiche e fiscali che ne derivano, è un tema più che mai attuale al giorno d’oggi, ed in particolare assume rilevanza nell’analisi dei movimenti di nuova formazione. Tra questi risalta certamente per impatto mediatico e complessità di decifrazione la Chiesa di Scientology, uno dei fenomeni più controversi della storia moderna. Scientology trae origine dalle idee di Ron L. Hubbard raccolte nell’opera “Dianetics – la forza del pensiero sul corpo”, best-seller planetario pubblicato nel 1950 e “Bibbia” per i seguaci del movimento. L’anno successivo nacque l’Hubbard Association of Scientologists a Phoenix e rapidamente le idee di Hubbard si diffusero negli U.S.A., in Inghilterra e infine in tutto il mondo, coronando l’ufficializzazione della nascita del movimento nel 1954 a Los Angeles, con la creazione della Chiesa di Scientology. Il principio fondamentale che sta alla base di Scientology è il miglioramento delle condizioni umane fino al raggiungimento di uno stato di piena consapevolezza di sé, il così detto stato di Clear, tramite un metodo tecnologico-spirituale che esalta la ragione umana, facendo coincidere con il suo sviluppo il cammino ascetico di un individuo.
Il Ponte è l’immagine metaforica, con una connotazione sacra, di questo percorso volto a perseguire la piena consapevolezza di sé. Ogni nuovo adepto del movimento parte dalla base del ponte e aspira a raggiungere la sua sommità nel corso dell’esperienza in Scientology. La sommità del ponte coincide con lo stato di Clear ed è considerabile l’equivalente del raggiungimento del paradiso per un cristiano. Il cammino verso il raggiungimento dello stato di Clear è sviluppato su vari livelli che lo scientologist deve superare. I livelli sono denominati OT, Thetan Operante[1]. Man mano che un essere diventa sempre più OT diventa più potente, stabile e responsabile come essere spirituale. Scientology non è definibile come una religione dogmatica fondata sulla fede, bensì è empirica, infatti si propone di fornire risposte a molte domande in maniera concreta. Dunque Il sistema etico di Scientology è fondato sulla ragione che è impiegata per raggiungere i più alti stadi dell’essere, riducendo il concetto di bene ad un’azione costruttiva per la sopravvivenza e il concetto di male al suo contrario. Hubbard con le sue teorie riteneva di avere sviluppato un metodo scientifico-tecnologico in grado di liberare l’essenza dello spirito umano, alla cui base è posta la pratica della disciplina dell’Auditing, il cui scopo è di ripristinare il benessere della persona aiutandola a liberarsi delle incapacità spirituali, accrescendone il potenziale individuale, attraverso l’eliminazione di tutti gli engram negativi.[2]
Il concetto essenziale presentato in Dianetics è che la mente è sezionabile in due parti, da un lato quella “Analitica”, che coincide con la sezione di mente che utilizziamo in modo consapevole, cosciente e razionale, dall’altro quella “Reattiva”, che coincide con la sezione di mente di cui l’individuo è del tutto inconsapevole, nella quale albergano le ansie e le fragilità. Queste nascono dagli engrammi, che sono nello specifico una sorta di ricordo, legato a esperienze tendenzialmente negative, fossilizzato nell’inconscio della nostra mente condizionandola in peius. L’obiettivo finale dell’Auditing, come detto, è proprio quello di rimuovere gli engrammi negativi, fino ad arrivare ad eliminare completamente la sezione di mente reattiva, raggiungendo così lo stato di Clear.
La componente tecnologica connaturata alla Chiesa di Scientology è rinvenibile nell’elettropsicometro, o più semplicemente E-Meter: “strumento religioso” utilizzato nelle sedute di Auditing per misurare lo stato di una persona ed i relativi cambiamenti a livello spirituale, attraverso un piccolo flusso di energia elettrica.[3]
Quanto enunciato fino ad ora è l’essenza dottrinale del movimento, sintetizzabile nell’analisi etimologica di due parole chiave: la sua stessa denominazione “Scientology” e il titolo del libro che funge da “testo sacro”, “Dianetics”. La prima è composta dal latino scio, sapere e dal greco logos, che tra i suoi numerosi significati comprende anche quello di facoltà di ragionamento, per tanto si può evincere che il significato di tale neologismo anglosassone possa avere come radice semantica arcaica quella di sapere come sapere. La seconda parola, “Dianetics”, rappresenta invece ciò che l’anima fa al corpo e deriva dai vocaboli greci dia e nous che significano rispettivamente attraverso e anima.
Questa esile ossatura dogmatica è rivestita da una moltitudine di questioni contraddittorie che sono state poste al centro dell’attenzione mediatica e giuridica, facendo spesso dubitare sulla pulsione nobile che dovrebbe collocarsi all’origine di ogni movimento religioso, la quale nella Chiesa di Scientology in più casi non si è evidenziata, instillando più di qualche dubbio sulla natura di essa. In primo luogo le contraddizioni si evidenziano nella vita del fondatore della Chiesa, Hubbard, il quale era notoriamente dotato di una fervida immaginazione che lo portò tra le tante cose a inventare storie riguardo al suo passato nell’esercito e a scrivere più di mille libri, molti dei quali a tema fantascientifico, stabilendo un record mondiale per libri pubblicati. Alcune delle storie da lui inventate sono trasposte nella sua teologia, come per esempio il mito della creazione che viene rivelato agli adepti di Scientology al livello OT tre e che in certi casi ha instillato convinzioni perverse negli individui più ciecamente fedeli fino a condurli alla pazzia. Hubbard dichiarava che alla base dell’ideazione di Scientology ci fosse la sua ferma convinzione che “Per conoscere veramente la vita devi farne parte, devi entrare in contatto con ogni genere e tipo di uomo […] L’uomo, a giudicare dai miei studi, è un essere spirituale che è stato trascinato giù dagli interessi materiali e fisici, costretto a un ruolo nella vita in realtà troppo forte per essere contrastato. Ne conclusi alla fine che gli occorreva una mano.”[4]. Da quanto si evince però dalle persone a lui più vicine, tra cui la seconda moglie Sara Elizabeth Northrup, alla base della fondazione della Chiesa c’erano esclusivamente i suoi interessi personali, in primo luogo di carattere economico, essendo frequente la sua affermazione in privato che l’unico modo per avere un’entrata economica sicura, ingente e costante fosse quello di creare una religione. L’intenzione di utilizzare la religione come strumento per perseguire interessi personali si desume da varie azioni di Hubbard; la più emblematica è certamente quella della fondazione della “Sea Organisation” alla fine degli anni ’60. In quel periodo
l'IRS[5] stava indagando sul suo conto per evasione fiscale, così egli decise di lasciare gli Stati Uniti, inviando ad alcuni membri della Chiesa una lettera per prendere parte al progetto “Sea Organisation”, creato per equipaggiare la flotta di cui Hubbard si proclamò Commodoro al fine di mettersi in fuga dai vari processi che lo riguardavano. Coloro che furono reclutati sarebbero poi diventati i ministri della Chiesa. Hubbard durante gli anni di navigazione elaborò un sistema di sanzioni e punizioni che lui chiamava “Etica”, facendo così trasparire aspetti tenebrosi del suo animo. Una delle punizioni per l’auditor che commetteva errori durante le sessioni di Auditing era quella di essere buttato in mare dalla nave. Tutto questo non suscitò mai alcuna forma di ribellione negli adepti, ma soltanto ammirazione cieca nei suoi confronti e nelle sue teorie. A conferma di ciò Jason Beghe, ex membro di Scientology, dichiara in un’intervista su Youtube che ciò che genera la Chiesa è “La trappola perfetta, un uomo che si tiene in prigione da sé”. Alla metà degli anni ’70, le navi di Scientology non erano più le benvenute in molti porti del mediterraneo, così salparono nuovamente per gli Stati Uniti, attraccando di nascosto in Florida per evitare i mandati di comparizione e gli agenti dell’agenzia delle tasse che ricercavano Hubbard. Questo trascorse il resto della vita come latitante.[6]
Scientology, però, non è solo frutto di un’aspirazione egoistica ed economica del suo fondatore, è qualcosa di più complesso che ne rende difficile l’identificazione, un riflesso dell’interiorità di Hubbard, forse proprio della sua mente “reattiva” ed è ciò che probabilmente ha reso così misterico tale movimento fino a convincere molti della sua natura religiosa. Scientology è un viaggio nella mente di Hubbard e quanto più ci si addentra nelle dottrine da lui elaborate tanto più si entra nella sua mente, per tanto è difficile pensare a una sua intenzione truffaldina, anzi, pare, come evidenziano molti studiosi, che Scientology fosse un tentativo di imporsi un auto terapia in risposta ad alcune domande postosi sulla propria sanità mentale, infatti era lui il primo che passava ore a consultare l’E-Meter per decifrare il proprio flusso di pensieri.
Sono molti gli aspetti che, ancora oggi, rendono difficile l’identificazione dell’organizzazione Scientology in un movimento religioso, soprattutto in ambito giudiziario. In primo luogo, assumono rilievo i trattamenti disumani che sono e sono stati riservati agli adepti più fedeli e a coloro i quali hanno cercato di allontanarsi dall’organizzazione. Ad esempio: i componenti della “Sea Organisation” avevano e hanno stipendi estremamente esigui che oscillano tra i 6 e i 40 centesimi di dollaro l’ora; ai membri donna veniva spesso fatta pressione psicologica affinché abortissero, poiché i bambini erano visti come un peso inutile, e, nel caso in cui queste avessero partorito, i loro figli sarebbero stati separati da esse ed educati nella “Cadet Organisation”. Ciò accadde fino ai primi anni 2000, in modo da non essere motivo di distrazione per i genitori impegnati nelle loro attività per la Chiesa. È previsto anche il così detto R.P.F. (Riabilitation Project Force), un programma di riabilitazione per i membri della “Sea Organisation” che hanno, presumibilmente, violato le aspettative o le politiche della Chiesa. Secondo alcuni racconti di ex membri, tale programma è estremamente duro: in alcuni casi, si è svolto in un vero e proprio campo di prigionia al settimo piano del quartiere generale di Hollywood, costringendo gli adepti a orari di lavoro che toccavano le trenta ore consecutive. Altra pratica estremamente lacerante, per molti dei membri di Scientology, è la così detta “Politica della disconnessione”, ovvero il distaccamento imposto ai membri dell’organizzazione da amici, conoscenti o familiari che pongono critiche alla Chiesa, i così detti “Soppressive”: se un individuo non si disconnette da un “Soppressive”, lo diventa lui stesso. Ciò fa intendere il carattere totalizzante di Scientology, ribadito in una dichiarazione dal successore di Hubbard e attuale Presidente dell’organizzazione, Miscavige, che afferma: “Quando sei dentro Scientology sei dentro completamente. Non esiste stare metà dentro e metà fuori.”[7]
In conformità con tale dettame si muove la politica dell’ufficio affari speciali, il quale si occupa della difesa dell’organizzazione da un punto di vista legale e non solo, agendo spesse volte in modo violento e spregiudicato, anche con azioni di spionaggio, attuando l’idea Hubbardiana del “Mai porgere l’altra guancia, bensì rispondere”, a maggior ragione con i membri che ripudiano la Chiesa, riservando ad essi i trattamenti peggiori. Lo stesso Miscavige è accusato di comportamenti violenti nei confronti di alcuni membri di Scientology, gli alti ufficiali della “Sea Organisation”, verso i quali nutriva sospetti di infedeltà. Per tanto nel 2004 ordinò a questi di vivere in 2 case mobili nel sud della California, ribattezzate “Il buco”, poiché c’era solo un ingresso piantonato giorno e notte e vi erano sbarre a tutte le finestre. Gli ufficiali della “Sea Organisation” sarebbero potuti uscire solo dopo avere confessato i crimini commessi ai danni di Miscavige e Hubbard. Nessuno di questi tentò di ribellarsi durante la detenzione, nonostante la loro innocenza, solo alcuni, una volta finita la loro esperienza in Scientology, hanno raccontato quanto accaduto.[8]
Questi aspetti oscuri che caratterizzano il passato e presumibilmente anche il presente dell’organizzazione, rendono estremamente difficoltosa la diffusione della dottrina di Scientology, in particolare tramite la spendita esplicita del nome stesso, in quanto genererebbe in molti casi diffidenza negli ascoltatori. Una delle tecniche sin da subito utilizzate dalla Chiesa fu quella di reclutare nuovi proseliti senza mai parlare esplicitamente di Scientology. Era ed è parte integrante di tale programma l’intento di avvicinare celebrità all’organizzazione, tra le più note si annoverano Jhon Travolta e Tom Cruise, per sfruttarle al massimo in campagne di comunicazione senza scendere nel dettaglio del funzionamento della Chiesa e puntando sul fascino che tali figure esercitano al fine di interessare al fenomeno nuovi individui. Proprio allo scopo di attirare personaggi famosi vengono aperti i “Celebrity Center”, il primo è quello di Los Angeles nel 1969.
Anche in Italia si è assistito a un sistema di diffusione del culto di Scientology che ricalca quello sperimentato negli Stati Uniti. Uno degli ambasciatori Italiani di Scientology era Daniele Nardi, alpinista di Latina, noto per la realizzazione di scalate estreme tra cui quelle in stile alpino di cinque ottomila. Egli scomparve insieme al suo compagno di cordata Tom Ballard il 9 marzo del 2019 nel tentativo di scalata dello Sperone Mummery del Nanga Parbat, una delle vie più pericolose della montagna del Kashmir, detta “Assassina”. In tutte queste spedizioni, tra cui l’ultima tragicamente terminata, Daniele Nardi portava con sé, per esporla davanti alle telecamere, l’Alta Bandiera per i Diritti Umani, una bandiera della Gioventù per i diritti umani, una ONLUS patrocinata da Scientology e tramite la quale la Chiesa, senza dichiarare esplicitamente la propria identità, è riuscita e riesce ad entrare facilmente nelle scuole (raggiungendo in questi anni 17720 alunni italiani) e negli enti pubblici, riuscendo a diffondere anche opuscoli informativi.[9]
Alla luce di tutte le specificità evidenziate è ora opportuno interrogarsi su quale sia la definizione di Religione e se Scientology può ritenersi tale.
2 – Il percorso di Riconoscimento della Chiesa di Scientology negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti a decidere realmente cosa sia o meno religione è l’IRS,[10] il quale indaga la natura caritatevole di una determinata organizzazione per concedere a questa l’esenzione dalla tassazione. Non vi è dunque alla base del riconoscimento di un movimento come religioso un’indagine teologica rivolta a valutare le dottrine da questo promosse, non essendoci negli Stati Uniti un organo a ciò preposto e soprattutto mancando una definizione universalmente riconosciuta di religione alla quale fare riferimento. In realtà gli studiosi mondiali hanno individuato tre criteri alla presenza dei quali si può parlare di confessione religiosa. Questi sono: la fede in una Realtà Fondamentale, pratiche dirette alla comprensione o al raggiungimento di questa, nonché una comunità di credenti.[11] Tali criteri si ritrovano anche in Scientology, rimane tuttavia una difficoltà di inquadramento del fenomeno religioso dal momento che “anziché essere separate da una netta linea di frattura, passibile di essere individuata con sicurezza, le aree del religioso e del non religioso sono unite da un’ampia zona grigia in cui si collocano realtà […] che, senza violare i principi della logica giuridica, possono essere definite religiose o non religiose a seconda delle sfumature interpretative con cui si assume questo termine”.[12] Proprio in questa zona grigia si colloca la Chiesa di Scientology.
Scientology fu fin da subito ritenuta una religione dal suo fondatore, di fatto Hubbard non diede mai disposizione di pagare le tasse dovute dal movimento. Ciò comportò l’emanazione da parte dello stato di una multa di un miliardo di dollari, che il suo successore, Miscavige, si è trovato ad affrontare. Il pagamento di tale multa avrebbe comportato l’estinzione della Chiesa, poiché le risorse economiche disponibili erano nettamente inferiori alla somma richiesta. Per tanto, in piena coerenza con il precetto “Mai porgere l’altra guancia, bensì rispondere”, il nucleo dirigente di Scientology elaborò una tattica offensiva per evitare il pagamento di tale multa ed ottenere il riconoscimento all’esenzione dall’imposta federale sul reddito in conformità alla sezione 501(a) del codice dell’Agenzia delle Entrate (IRS). Migliaia di scientologist furono invitati a fare causa all’IRS e ai singoli dipendenti di questa, fino ad arrivare a un totale di più di 2400 cause promosse. In seguito a una così corposa mobilitazione, che aveva assunto il valore di una “Guerra”, come afferma lo stesso Miscavige, si aprì una trattativa tra IRS e Scientology che portò al riconoscimento dell’esenzione fiscale per quest’ultima e al ritiro di tutte le cause da essa promosse contro la prima nell’ottobre del 1993. Logica conseguenza di tale procedimento fu il riconoscimento dei testi di Hubbard come testi religiosi e dunque esentasse. Tale nuova qualificazione ha giovato immensamente all’organizzazione: ha implementato le donazioni ricevute, con l’argomentazione che nulla più sarebbe stato “rubato” dallo Stato; ha investito parte dell’enorme patrimonio a disposizione[13] nell’acquisto di beni immobili lussuosi in tutto il mondo destinandoli al culto, non potendo, in quanto ente caritatevole, accumulare ricchezze, ma solo impiegarle per il perseguimento degli obiettivi religiosi e per la cura dei fedeli.
In conclusione, si può facilmente comprendere dai fatti riportati che il riconoscimento della qualificazione religiosa della Chiesa di Scientology negli Stati Uniti si è ridotto a una battaglia legale e fiscale che ha completamente trascurato l’esame teologico della dottrina di Hubbard, evitando così lo spinoso tema dell’analisi di cosa sia effettivamente definibile come religione in termini astratti e nozionistici.
3 – L’Europa a confronto con la problematica della qualificazione delle confessioni religiose
Il Vecchio continente si è interrogato a lungo sulla questione della qualificazione di un movimento come religioso e riguardo ai limiti stessi della libertà religiosa. Tale riflessione si è acuita e approfondita con l’emersione di nuovi fenomeni religiosi, spesso, come precedentemente esposto, controversi, tra i quali rientra a pieno Scientology. Di fronte a queste realtà le reazioni dei paesi europei sono state di duplice ordine: da un lato molti paesi hanno elaborato una strategia repressiva, dall’altro vi è stato il tentativo di condurre una rielaborazione del concetto di religione.
Per quanto riguarda il primo ordine di reazioni rileva la questione giuridica, discussa dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, e decisa il 5 aprile del 2007, relativa al diniego del riconoscimento della Chiesa di Scientology in Russia. Di fatto occorre evidenziare che tale Chiesa era stata registrata originariamente nel 1994, ma a seguito dell’approvazione nel 1997 di una nuova legge “sulla libertà di coscienza e sulle associazioni religiose”,[14] il Dipartimento di Giustizia di Mosca la estromise dallo stesso albo senza più ammetterla. Contro tali inique ed ingiustificate decisioni è stata proposta una denuncia alla Corte di Strasburgo per violazione degli artt. 9 e 11 della CEDU che ha sovvertito la decisione degli organi nazionali e non ha ritenuto le misure adottate “necessarie in una società democratica”. Di fatto la compressione del diritto di libertà religiosa ex Convenzione del 1950 può essere legittimamente invocata solo nelle ipotesi in cui si tratti di strumenti necessari.[15] Escluso questo caso estremo, la giurisprudenza europea ha più volte trovato il modo di giustificare i provvedimenti restrittivi adottati a livello nazionale in materia di libertà religiosa e connessi riconoscimenti. Nel caso della proibizione dell’ingresso a una cittadina olandese in Gran Bretagna, in quanto membro dell’organizzazione di Scientology, la Corte di Lussemburgo ha confermato il divieto posto dal governo nazionale, respingendo il ricorso che si appellava alla libertà di circolazione in ambito comunitario, facendo implicitamente trapelare un giudizio negativo su Scientology.[16] Lo stesso atteggiamento confermativo della giurisprudenza europea in merito alle decisioni prese a livello nazionale è rilevabile nel caso della legge francese del 2001 contro i movimenti settari, che veicola “l’idea di un’insufficienza sostanziale del diritto comune a reprimere le specificità sostanziali e la pericolosità di alcuni gruppi religiosi”[17], e in tanti altri casi.
Per quanto riguarda il secondo ordine di reazioni rileva a titolo esemplificativo quanto elaborato dalla Corte d’Appello di Milano, nell’ambito di un giudizio di secondo grado che ha visto coinvolta la chiesa di Scientology[18], affermando che una religione può essere definita come “Quel complesso di dottrine incentrato sul presupposto della esistenza di un Essere supremo, che è in rapporto con gli uomini ed al quale devono obbedienza ed ossequio” aggiungendo che è fondamentale “perché ci si trovi di fronte a una religione il concetto della salvezza dell’anima […] realizzata attraverso un legame fra l’uomo e la divinità”. In ultimo per avere una religione, sarebbe necessaria una “originale concezione della vita” rispetto alle altre confessioni. Tali caratteristiche non sono rinvenibili nella Chiesa di Scientology. Oltre a questa vengono escluse a priori dalla possibilità di essere riconosciute come religioni le correnti protestanti di un determinato culto, le fedi sincretiste o le stesse credenze buddiste che non venerano un Essere trascendente. Per tanto la definizione di religione data dalla Corte d’Appello di Milano risulta poco esaustiva e lascia intendere la difficoltà di generarne una fino a farne dubitare dell’esistenza. Si deve concludere che “non esiste a tutt’oggi un criterio dogmatico valido per distinguere una volta per tutte ciò che è religione e ciò che non lo è”.[19]
A prescindere dall’approccio oscillante che l’ordinamento europeo ha adottato nei confronti della qualificazione dei nuovi movimenti religiosi, si può con certezza affermare che alcune critiche potrebbero valere anche per le religioni tradizionali: “non è nella competenza del tribunale una valutazione della componente religiosa di determinate azioni ma soltanto la loro, eventuale, ricaduta, in fattispecie penalmente rilevanti”[20] ed è legittimo non riconoscere la natura di confessione religiosa a quei movimenti che effettuano pratiche contrarie ai diritti fondamentali dell’uomo.[21] Al di fuori del novero di questi principi di carattere generale, qualsiasi azione di natura restrittiva nei confronti dell’esercizio della libertà religiosa rischia di connotarsi come discrezionale, repressiva, contraria al principio laico della convivenza pacifica tra credi e discriminatoria.
In conclusione, la questione della definizione di un concetto astratto di religione al quale ricondurre le varie confessioni pare ugualmente insoluta nel panorama americano e in quello europeo. Al contempo, qualsiasi approccio risolutorio conduce sempre verso insoddisfacenti risultati, lasciando intendere che alla domanda “cosa è la religione?” probabilmente non si riuscirà mai a rispondere.
26 Novembre 2020
di Giacomo Tarsitano
Opere citate:
C. Cardia, principi di diritto ecclesiastico (tradizione europea legislazione italiana), Torino, G. Giappichelli Editore, 2019
G. Carobene, L’affaire di Scientology. La qualificazione in via giudiziaria di una confessione nel contesto “europeo” della libertà di religione, in rivista telematica “Stato, Chiese e pluralismo confessionale”, 2008. ID., le minoranze religiose tra normativa penale e diritti di libertà: rilievi a margine di una recente sentenza su Scientology, in rivista telematica “Stato, Chiese e pluralismo confessionale”, 2010.
A. Gibney, Going Clear - Scientology e la prigione della fede, film-documentario, 2015
Inchiesta giornalistica realizzata dalla testata web Fanpage sulla morte di Daniele Nardi, Pubblicata il 2/10/2019 su Youtube.
Note:
[1] Dal greco theta, ossia spirito. Per Thetan Operante si intende l’essere come spirito. Questo è misurabile in vari livelli OT (otto) tendenti sempre più alla perfezione spirituale.
[2] Cfr. G. Carobene, L’affaire di Scientology. La qualificazione in via giudiziaria di una confessione nel contesto “europeo” della libertà di religione, in rivista telematica “Stato, Chiese e pluralismo confessionale”, 2008, p. 9 e 10
[3] Cfr. G. Carobene, L’affaire di Scientology. La qualificazione in via giudiziaria di una confessione nel contesto “europeo” della libertà di religione, in rivista telematica “Stato, Chiese e pluralismo confessionale”, 2008, p. 9 e 10
[4] Cfr. A. Gibney, Going Clear - Scientology e la prigione della fede, film-documentario, 2015
[5] L'Internal Revenue Service è l’Agenzia delle Entrate Americana.
[6] Hubbard morì il 24 gennaio 1986. La causa della sua morte fu un colpo apoplettico.
[7] Estratto del discorso tenuto da David Miscavige nel 1993 alla Sports Arena di Los Angeles in occasione dei festeggiamenti per l’ottenimento dell’esenzione dal pagamento delle tasse.
[8] Cfr. A. Gibney, Going Clear - Scientology e la prigione della fede, film-documentario, 2015.
[9] Informazioni tratte dall’inchiesta giornalistica realizzata dalla testata web Fanpage sulla morte di Daniele Nardi, Pubblicata il 2/10/2019 su Youtube.
[10] L'Internal Revenue Service è l’Agenzia delle Entrate Americana.
[11] Cfr. G. Carobene, L’affaire di Scientology. La qualificazione in via giudiziaria di una confessione nel contesto “europeo” della libertà di religione, cit., p. 9 e 10
[12] Cfr. S. Ferrari, la nozione giuridica di confessione religiosa (come sopravvivere senza conoscerla), in AA.VV., Principio pattizio e realtà religiose minoritarie, a cura di V. Parlato – G. B. Varnier, Torino, 1995, cit., p.30
[13] Le sole tre organizzazioni principali di Scientology dichiarano più di 1,5 miliardi di dollari l’una all’anno. In totale esistono più di venti organizzazioni di Scientology in tutto il mondo). Cfr. A. Gibney, Going Clear - Scientology e la prigione della fede, film-documentario, 2015.
[14] Legge ancora oggi in vigore e sostitutiva della precedente datata 1990. Questa legge ha limitato fortemente la libertà religiosa nel suo pieno dispiegarsi favorendo evidentemente la Chiesa ortodossa russa.
[15] Cfr. G. Carobene, L’affaire di Scientology. La qualificazione in via giudiziaria di una confessione nel contesto “europeo” della libertà di religione, cit., p. 2 e 3
[16] CORTE DI LUSSEMBURGO, sent. Van Duyn, 4 dicembre 1974, Cfr. C. Cardia, principi di diritto ecclesiastico (tradizione europea legislazione italiana), Torino, G. Giappichelli Editore, 2019, p. 203
[17] Cfr. G. Carobene, le minoranze religiose tra normativa penale e diritti di libertà: rilievi a margine di una recente sentenza su Scientology, in rivista telematica “Stato, Chiese e pluralismo confessionale”, 2010, cit. p.11
[18] CORTE D’APPELLO DI MILANO, Sez. IV penale, 2 dicembre 1996, n. 4314, Cfr. C. Cardia, principi di diritto ecclesiastico (tradizione europea legislazione italiana), Torino, G. Giappichelli Editore, 2019, p. 206
[19] Cfr. C. Cardia, principi di diritto ecclesiastico (tradizione europea legislazione italiana), Torino, G. Giappichelli Editore, 2019, cit., p. 207
[20] Il diritto penale comune non incontra limiti nella libertà religiosa e valuta allo stesso modo le patologie confessionali senza adottare giudizi viziati a favore delle confessioni tradizionali. Cfr. G. Carobene, le minoranze religiose tra normativa penale e diritti di libertà: rilievi a margine di una recente sentenza su Scientology, in rivista telematica “Stato, Chiese e pluralismo confessionale”, 2010, cit. p.5
[21] Come enunciato all’art. 8 della Costituzione italiana e dalla legge 1159/1929