Paesi Bassi, la cultura ancora in lockdown? Si
recita dal parrucchiere
Parliamo di Kapsalontheater: la particolare rivolta dei lavoratori olandesi del
mondo dello spettacolo

Dal 19 gennaio scorso in Olanda gli spettacoli vanno in scena dal parrucchiere. Almeno fino a quando il governo non avrà allentato il prolungato lockdown che ancora obbliga alla chiusura i luoghi della cultura e tutte le attività ad essa connesse.Ma i lavoratori dello spettacolo non sono rimasti con le mani in mano: su iniziativa dell'attore Diederik Ebbinge e della comica Sanne Wallis deVries ad Amsterdam ha preso il via l'inziativa denominata Kapsalontheater, letteralmente “il teatro dal parrucchiere”.
Con questa particolare forma di protesta – che gli organizzatori definiscono “giocosa” – si vuole fornire una pacifica risposta alle affermazioni del ministro della Salute olandese, Ernst Kuipers.
Egli non ha saputo dare una spiegazione convincente ad un quesito fondamentale: perché nonostante la crescita dei contagi da Covid-19 alcuni settori industriali sono stati riaperti, mentre quello della cultura no?
Quindi quale miglior modo di dar voce ai teatri, ai cinema, ai musei in generale ai centri culturali che stanno subendo grosse perdite se non quello del Kapsalontheater?
Sostenere questa particolare iniziativa da spettatori è semplicissimo: basta prenotare un taglio di capelli o una seduta di massaggi nelle consuete modalità, ma in luogo delle solite chiacchiere, il tempo con i bigodini in testa o distesi sul lettino trascorrerà davanti a spettacoli teatrali o a mostre allestite nel salone.
L'iniziativa sembra aver riscontrato successo: sono almeno una settantina le istituzioni culturali che vi hanno aderito. Fra queste, il Concertgebouw e la sua Orchestra reale: unendo le proprie forze a quelle di altri teatri e musei olandesi hanno dato vita all'inedito Hair Salon at the Concertgebouw. La location si è invertita: i barbieri Marga Bon e Lysandro Cicilia sono saliti sul palco del teatro per eseguire un taglio di capelli classico mentre l'orchestra eseguiva la Seconda Sinfonia di Charles Ives.